Volpini: “Il ricordo più brutto in carriera, quando ho dovuto lasciare il Certaldo. Se dovessero annullare tutto…”

Il difensore del Certaldo Luca Volpini, in una lunga chiacchierata in diretta Instagram nell’iniziativa proposta dalla società Distanti ma Vi…ola, ha toccato vari temi d’attualità: “La parte sportiva che mi manca di più del calcio è lo spogliatoio, condividere il mio tempo con i miei compagni. Il mio debutto in maglia viola? Tanti e tanti anni fa; era un Quarrata-Certaldo, la quinta o sesta giornata del girone d’andata. Un mio ex compagno di squadra si infortunò e io entrai a un quarto d’ora dalla fine, non avevo neanche 17 anni. Ricordo che entrai come terzino destro, un ruolo che in realtà non amo particolarmente. Metto Chiostrini e Dardha nella mia top 11 viola di sempre: purtroppo quest’anno non hanno potuto darci un grande aiuto per due infortuni molto gravi. Sono giovani però e torneranno più forti di prima”.

Il gol del momentaneo pareggio di Luca Volpini contro il Piombino

Poi, ancora ricordi. “Momento più bello e più brutto della mia carriera? Il momento più bello – ha sottolineato Volpini – è stato sicuramente la vittoria del campionato di Prima Categoria lo scorso anno, nell’anno del Centenario. In squadra ho tantissimi amici e per me è stato un’orgoglio immenso. Il momento più brutto è stato quando ho dovuto lasciare Certaldo otto anni fa perchè non rientravo più nei piani della società. Andare via è stato un po’ come andare via di casa, dato che ho fatto tutte le giovanili nel Certaldo e che questa è la squadra del mio paese. Il gol più importante che ho fatto in carriera? E’ stato l’uno a zero all’85’ contro l’Armando Picchi, nell’anno che giocavo a Gambassi. E’ stato importante perchè ci permise di vincere la partita e accorciare sulla prima. Idolo sportivo? Senza dubbio Muhammed Alì. Un personaggio che mi ha sempre appassionato. Rapporto con il mister? Ho condiviso con mister Alberto Ramerini tante stagioni e con lui mi sono tolto tante soddisfazioni a livello calcistico. Il rapporto con lui è bellissimo, ci diciamo sempre le cose in faccia e non posso davvero chiedere di meglio. Le sorti del campionato? Possono annullare tutto, ma per me il campionato resterà vinto. Se tra 10 anni mi dovessero chiedere chi ha vinto il campionato di Promozione ai tempi del Coronavirus, la mia risposta sarà sempre una: il Certaldo. Concluderò sicuramente la mia carriera qua a Certaldo. Fascia da capitano? Quello è proprio il sogno nel cassetto!”

Lascia un commento